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BREVE STORIA A TAPPE

1897: Costruzione della Capanna Zocca

La Sezione di Milano del CAI, edificava tra questi monti un primo rifugio denominato Capanna Zocca, distrutta l’anno seguente.

1905: Costruzione del primo Rifugio Allievi

1916: Distruzione del primo Rifugio Allievi, abbattuto da una valanga

1918: Costruzione del secondo Rifugio Allievi

Un distaccamento del Reggimento Quinto Alpini ricostruisce il rifugio.

1984: Inizio costruzione del vicino Rifugio Bonacossa

Poiché il Rifugio Allievi non risponde più alle esigenze correnti a causa dello sviluppo avuto dall’alpinismo, la Sezione di Milano del CAI, costruisce nelle vicinanze il nuovo rifugio Bonacossa.

1988: Inaugurazione del Rifugio Bonacossa

Il nuovo rifugio è intitolato ai fratelli Aldo, alpinista accademico e autore nel 1915 della prima monografia italiana dedicata al Gruppo Ortles-Cevedale e del volume Masino-Bregaglia-Disgrazia edito nel 1936 nella collana CAI/TCI “Guida dei monti d’Italia”, e Alberto, personalità di spicco dello sport italiano e presidente della Sezione di Milano del CAI dal 1930 al 1937.

LA NOSTRA STORIA IN POCHE PAROLE

I rifugi Allievi e Bonacossa (m. 2395) sono posti al centro dell’anfiteatro della splendida Valle di Zocca, laterale settentrionale dela Val di Mello (Val Masino). Antenata dei rifugi fu la capanna Zocca (capàna da zòca), costruita nel 1897, a cura della sezione milanese del C.A.I. Rifatta nel 1905, venne successivamente distrutta da una valanga. Durante la prima guerra mondiale venne riedificata per ospitare un distaccamento di alpini per presidiare il passo di Zocca, che guarda alla Val Albigna, perché il generale Cadorna era convinto che lo stato maggiore svizzero avrebbe potuto concedere il permesso di passaggio alle truppe austro-ungariche, che avrebbero potuto quindi invadere la Valtellina dalla Valle di Poschiavo, dall’Engadina e dalla Val Bregaglia.
Assunse, allora, la denominazione che onora Francesco Allievi, alpinista appassionato della Valle di Zocca. Durante la seconda guerra mondiale venne usata come punto di appoggio dalle formazioni partigiane e quindi danneggiata durante il rastrellamento nazifascista del 1944. Ricostruita nel 1950, è affiancata, dal 1988, dal rifugio Bonacossa. Nell’inverno del 2000 è stata seriamente danneggiato da una valanga, e successivamente ristrutturata.